change management
L’esperienza oramai consolidata consente di intervenire “laddove” i progetti di cambiamento non “decollano”, li sulla sottile linea di demarcazione tra fattori che inibiscono e meccanismi virtuosi che non scattano all’interno. La elaborazione di una Visione strategica condivisa può divenire un fattore chiave di successo perchè fornisce un “contenitore di significato” entro il quale “pescare”, con flessibilità ed adattività organizzativa, risposte, azioni, decisioni strategicamente sensate. La “resistenza” al cambiamento è una reazione normale delle persone, soprattutto se quello che chiediamo di modificare è un modello di riferimento culturale consolidatosi nel tempo.
Un cambiamento culturale produce ansia, perchè richiede alle persone di “dis-imparare” convinzioni, attitudini, valori, assunti, schemi di interpretazione di riferimento e di impararne nuovi. Un modo per scardinare l’equilibrio è quello di mettere in luce l’impossibilità e la bassa desiderabilità dello “stare fermi”. Occorre favorire l’atteggiamento “esplorativo” da parte degli individui, contribuendo così a trasformare l'”ansia di sopravvivenza”, in “ansia di apprendimento”. Tale spostamento cognitivo è possibile tramite un percorso pianificato e governato che dia agli individui l’evidenza della Vision del cambiamento strategico-organizzativo in atto, della “meta” da raggiungere, del percorso da realizzare. Affinché le persone si sentano “sicure” nell’apprendere nuove attitudini, valori, assunti, schemi, è importante dare loro supporto professionale, coinvolgerle nel processo di apprendimento, permettergli di sbagliare, creare un contesto organizzativo coerente con il nuovo modo di pensare e di lavorare.
Il recente Codice del Terzo settore si preoccupa all’art. 4 di esplicitarne in modo chiaro la missione: “perseguire finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento, in via esclusiva o principale, di una o più attività di interesse generale”. L’economia sociale per consuetudine la si rende riconoscibile attraverso [...]
Qual è l’etimologia della parola «metodo»?La parola “metodo” deriva dal latino “methodus,” che a sua volta ha origine dal greco antico “μέθοδος” (methodos). In greco, “μέθοδος” è composto da due parti: “μετά” (meta), che significa “dopo” o “oltre,” e “ὁδός” (hodos), che significa “strada” o “percorso.” Quindi, letteralmente, “metodo” significa [...]
Un nostro studio longitudinale condotto in una azienda multinazionale – pubblicato su prospettiveinOrganizzazione – ha consentito di esplorare le sfide, consapevoli o inconsapevoli, che le organizzazioni devono affrontare quando adottano nuove pratiche lavorative fondate sullo smart working. […]
Le evidenze emerse dalla nostra ricerca pubblicata su prospettiveinOrganizzazione, confermano come smartworking e pratiche lavorative ibride stiano prendendo sempre più forma alla ricerca di un nuovo equilibrio nel new nomal, facendo emergere tensioni e paradossi sia sul piano dei comportamenti individuali che organizzativi, e molti nodi ancora da sciogliere: [...]
Nell’ambito delle politiche per la trasformazione digitale del nostro Paese si sta affermando un modello di governance digitale “multilivello” fortemente integrato, sotto la guida di AGID – Agenzia per l’Italia digitale, con l’intento di invertire una rotta che in precedenza aveva portato alla proliferazione di numerosi ecosistemi locali. In questo [...]
Nell’ambito degli studi organizzativi si attribuisce un’importanza fondamentale all’utilizzo delle narrazioni per organizzare. Un efficace cambiamento strategico molto spesso richiede un cambiamento nell’idea che il dipendente ha della propria impresa, il quale può essere innescato attraverso il ricorso a nuove narrazioni che stabiliscano la nuova direzione per l’organizzazione. L’approccio narrativo, [...]
1 marzo 2021. Nella “Relazione annuale sulla politica dell’informazione per la sicurezza”, il capitolo dedicato alla “minaccia cibernetica” si apre con alcune considerazioni sul settore sanitario. Secondo l’intelligence italiana, “attori statuali” hanno “tentato di sfruttare le debolezze connesse all’ondata pandemica per porre in atto attacchi sofisticati miranti ad esfiltrare informazioni [...]
La visione è importante in una strategia di digitalizzazione tesa a rompere alcuni schemi consolidatisi nel tempo. Serviva senza dubbio per coinvolgere coloro che dovevano operare come agenti del cambiamentoQuando il Direttore Generale mi affidò l’incarico di guidare l’allora Direzione Centrale per i Servizi Informativi e le Telecomunicazioni, il mandato [...]
La trasformazione digitale delle imprese, delle pubbliche amministrazioni, delle associazioni, ha confini che si intrecciano e si confondono con la trasformazione delle nostre vite di cittadini, di membri di comunità, di componenti di famiglie e di persone vere. Con le tecnologie digitali cambiano le organizzazioni, cambia il lavoro e cambiamo [...]
Con il Direttore riflettemmo sulle condizioni necessarie per sostenere quel Cambiamento in un contesto a cui veniva chiesto di modificare la propria missione, assumendo maggiori capacità di governance, riconfigurando il proprio ruolo nel rapporto con il business. La promozione di determinati Valori doveva diventare la modalità per favorire l’adattamento all’ambiente [...]
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