sostenibilità e corporate responsibility
La Corporate Social Responsibility è un Modello di Management d’impresa che pone le persone e gli stakeholder al centro del suo funzionamento; ha come obiettivo quello di sviluppare una cultura organizzativa di responsabilità, di sostenibilità e di sviluppo delle qualità umane. M. Porter e M. Kramer affermano “se… le imprese analizzassero le opportunità che hanno nell’ambito della responsabilità sociale, basandosi sugli stessi schemi che governano le scelte legate al loro core business, scoprirebbero che la RSI può essere molto più di un costo, di una costrizione o di un gesto caritatevole; può essere una fonte di opportunità, di innovazione e di vantaggio competitivo…”.
La CSR si va trasformando rispetto ad una passiva attività di adempimento a norme definite da organismi certificatori. Occorre prevedere una inclusione nella CSR di tematiche riferite agli strumenti, metodi, processi per ottenere comportamenti responsabili da parte dei soggetti che operano nelle imprese. Il solo richiamo alla responsabilità ed all’etica non serve a nulla.
La responsabilità si impara, ma non è sufficiente promuovere corsi di formazione per ottenere la responsabilizzazione delle persone. Non sarà la minaccia della sanzione a evitare un comportamento irresponsabile; non sarà un controllo a garantire la responsabilità sociale d’impresa. Questa è una consapevolezza che da anni è matura e che ha sollecitato l’idea di valorizzare il capitale umano attraverso politiche dedicate, strumenti diagnostici e attività di sviluppo opportune che gli esperti conoscono e che le imprese eccellenti mostrano di utilizzare in maniera molto seria.
La responsabilità, per essere garantita, ha bisogno di standard, di indicatori e di protocolli, ma più ancora ha bisogno di facilitatori di responsabilità, persone che, agendo responsabilmente, permettano all’impresa di essere considerata impresa responsabile.
Il recente Codice del Terzo settore si preoccupa all’art. 4 di esplicitarne in modo chiaro la missione: “perseguire finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento, in via esclusiva o principale, di una o più attività di interesse generale”. L’economia sociale per consuetudine la si rende riconoscibile attraverso [...]
La crescita economica italiana degli ultimi anni è stata bassa, sia in assoluto che in confronto a quella dei principali Paesi industrializzati. La scarsa qualità del sistema formativo, e la conseguente mancanza di capitale umano qualificato, sono additate tra le cause di questo rallentamento. […]
La relazione fra andamento della prestazione e la crescita dell’età-anzianità del personale è da sempre controversa. La convinzione diffusa è che all’aumentare dell’età anagrafica, il livello della performance diminuisca, in quanto gli aged worker risultano avere difficoltà a gestire e adattarsi al cambiamento, hanno performance decrescenti e inferiori al necessario, [...]
Con la nascita dell’istituto della Corporate Social Responsibility , la parola «responsabilità» da qualche tempo è d’attualità anche nel mondo delle imprese. Molte imprese di grandi dimensioni vi fanno riferimento volendo porre in evidenza la loro sensibilità al tema. Occorre però ridefinire, alla luce della crisi strutturale del nostro sistema [...]
Il tema della rendicontazione sociale assume per le pubbliche amministrazioni un significato diverso e più ampio. Dar conto della propria attività è assai più significativo che dar conto del mero equilibrio economico. Come viene creato valore dalle PA e come questo valore è distribuito tra i vari stakeholder, portatori spesso [...]
I temi su cui lavoriamo
- change management
- innovazione e project management
- servizi, processi e digital transformation
- digital working, cooperative working, team
- apprendimento collaborativo e KM
- performance measurement
- valutazione e sviluppo HR
- coaching e formazione manageriale
- sostenibilità e corporate responsibility
- PNRR e riforma delle P.A.
I Dossier di Brain