Approccio alla formazione di eccellenza

I momenti formativi in aula sono per noi il momento di avvio dello sviluppo personale e si basano sul massimo coinvolgimento di tutti partecipanti e sulla massima interazione possibile tra le diversità presenti nell’aula.

Il momento d’aula deve essere un momento memorabile, anche se contenuto nel tempo, in cui ciascuno può trarne, con l’aiuto del docente e dei partecipanti, motivazioni e stimoli a continuare il proprio apprendimento fuori dall’aula, sul campo.

L’assunzione di responsabilità sugli obiettivi del progetto formativo è quindi un passaggio essenziale del lavoro. Consideriamo l’aula l’inizio del processo di sviluppo personale e quindi importante sin dalla progettazione iniziale costruire i momenti successivi e le modalità adeguate a sostenere i risultati auspicati.

La nostra esperienza conferma la possibilità di integrare momenti diversi di formazione in aula con percorsi on-line

Coerentemente con questo approccio le modalità di lavoro dovranno:
– sviluppare e sostenere la curiosità e la motivazione. Non c’è apprendimento se non è “appassionante”
– mantenere costantemente il massimo collegamento tra l’esperienza concreta dei partecipanti e il lavoro d’aula utilizzando autocasi, episodi e storie relative al proprio ruolo
– valorizzare il confronto con le esperienze professionali e personali di tutti partecipanti e favorire la cultura dell’apprendimento come processo sociale
– accogliere una visione di sé obiettiva, utilizzando il feed back come strumento di consapevolezza di sé
– sostenere i partecipanti nella costruzione di obiettivi personali di crescita e nelle modalità per raggiungerli anche dopo il termine del lavoro in aula
– fornire una molteplicità di stimoli capaci di toccare i diversi codici e le “le intelligenze multiple” dei partecipanti. Favorire le diversità nei processi di apprendimento e quindi la massima individualizzazione della formazione
– stabilire con chiarezza i risultati da raggiungere e verificare in modo concreto i risultati dell’intervento consulenziale

L’esigenza di integrare componenti cognitive ed emotive nel processo di apprendimento è sostenuta dalle scelte metodologiche e dagli strumenti didattici adottati.

L’impostazione del corso formativo segue una logica induttiva – esperienziale – riflessiva che si articola in 4 Fasi :

1. Azione-esperienza: i partecipanti sono chiamati ad affrontare una serie di esperienze mobilitanti. Esercitazioni,analisi di casi e autocasi, role playing, sottogruppi, disegni, visione di filmati, esperienze di azione teatrale ecc. Queste esperienze, guidate da obiettivi individuali e collettivi, rappresentano il motore dell’apprendimento e stimolano i comportamenti e le sottostanti competenze da sviluppare.
Inoltre queste azioni mobilitano sempre emozioni e sentimenti, componenti decisive perché la dimensione cognitiva dell’apprendimento trovi ancoraggi stabili nei partecipanti.

2. Rielaborazione: consiste in una riflessione a caldo sulle esperienze appena affrontate con la guida del trainer. I partecipanti espongono le proprie osservazioni sull’esperienza vissuta, sui comportamenti agiti e su quelli osservati degli altri colleghi. Il materiale emergente dal confronto viene elaborato e razionalizzato in aula.

3. Schematizzazione/razionalizzazione: dalle osservazioni, dalle rielaborazioni dei comportamenti agiti dai partecipanti, dai feedback individualizzati e dal confronto con le situazioni vissute sul lavoro, vengono estratte considerazioni più generali e schemi concettuali che possano risultare utili come modelli di riferimento per la lettura delle realtà di lavoro e per le azioni future.

4. Ancoraggio delle esperienze alla realtà di lavoro: i contenuti della rielaborazione saranno costantemente riportati alla applicazione nella situazione reale del lavoro in una logica di miglioramento individuale e collettivo nell’azione di lavoro.
In questo percorso saranno impegnate quindi capacità razionali come l’analisi, la sintesi, la visione d’assieme, ma nello stesso tempo anche capacità relazionali ed emotive come la capacità di comunicare, ascoltare, empatizzare, immaginare.

Il modello di azione didattica in aula, che si riprodurrà sequenzialmente durante tutte le fasi del seminario, è rappresentato dalle seguenti tre fasi:

Conoscenza: familiarizzazione con i concetti chiave, i significati, le parole, delle competenze da sviluppare, primo contatto con i comportamenti chiave delle competenze. In questa fase i partecipanti “entreranno” nella competenza , nelle ragioni della sua utilità per il lavoro concreto, approfondiranno le dimensioni razionali ed emotive delle competenze, costruiranno una mappa mentale sui comportamenti di riferimento delle competenze stesse

Palestra: fase di allenamento dei comportamenti centrali delle competenze da sviluppare. In questa fase, attraverso l’azione e il feedback i partecipanti si metteranno in gioco concretamente, prenderanno “le misure” della propria efficacia, avranno la possibilità di sviluppare consapevolezza di sé e di iniziare la costruzione del proprio piano di sviluppo

Laboratorio: fase di trasferimento e di ancoraggio degli apprendimenti alla realtà concreta del lavoro. In questa fase i partecipanti selezioneranno gli apprendimenti principali trovati e rifletteranno sul modo di applicarli alla loro realtà di lavoro anche grazie al confronto diretto con i colleghi e allo scambio di feed back

Il contributo del docente è quello di guidare i gruppi d’aula nelle diverse fasi del lavoro, modulando in maniera flessibile il loro ruolo rispetto alla polarità

CONTENUTO ——————- ELABORAZIONE

vale a dire alternando momenti “telling” – orientati alla chiarificazione di contenuti – a momenti “asking” – finalizzati a sostenere i partecipanti nella comprensione del senso e del valore che il contenuto può avere nelle situazioni specifiche.

In questo senso i trainer avranno come riferimento le due diverse concezioni del ruolo del formatore, collocate lungo la continuità

ESPERTO ———————— FACILITATORE

e alterneranno momenti di presenza e guida orientata dalla loro esperienza professionale, a fasi di coaching, nelle quali al centro del lavoro d’aula saranno i vissuti professionali e organizzativi dei partecipanti.

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